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Michael Amott, noto musicista di talento, non solo è famoso per essere stato uno dei punti di riferimento dei Carcass, una delle band Grindcore più in voga, ma è soprattutto conosciuto per essere uno dei membri fondatori degli Arch Enemy. La band svedese, fondata insieme al fratello Christopher Amott e al cantante Johan Liiva, è sicuramente una delle più amate nel panorama del Death Metal melodico.
Il loro album di debutto, Black Earth, è datato 1996, stesso anno di fondazione della band. In questo disco Michael Amott suona tutti gli strumenti, fatta eccezione per la batteria. In seguito è stato il produttore Frederik Nordström, già al lavoro con In Flames e Dimmu Borgir, ad ingaggiare gli Arch Enemy e a determinare quello che sarebbe stato il loro stile inconfondibile: Death Metal, armonici di chitarra e melodie complesse.
Il successo degli Arch Enemy
Nel 1998 esce Stigmata, l’album che permette al gruppo di conquistare ancora più fan. Con il crescente successo, anche le case discografiche si accorgono degli Arch Enemy. La major Europa Century Media riesce a trovare l’accordo e, di fatto, il secondo album è pubblicato sotto tale major. Burining Bridges è un altro esempio delle abilità strumentistiche degli svedesi. Questo album supera le aspettative, tant'è che la band ottiene il privilegio di fare un tour in Sud America come gruppo spalla degli Hammerfall.
In concerto la band da il suo massimo. Band come Children of Bodom, Dark Tranquility e In Flames hanno addirittura invitato gli Arch Enemy a fare da special guest durante i loro tour. Ma è soprattutto in Giappone che il gruppo riesce ad acquisire la massima popolarità: la testimonianza è il disco Burning Japan Live, registrato appunto durante le loro performance giapponesi.
L’era Angela Gossow
Nel 2000 avvenne un avvicendamento a dir poco clamoroso nella formazione: il cantante Johan Liiva viene sostituito dalla voce femminile Angela Gossow, che darà un’impronta ancora più singolare al sound degli Arch Enemy. La cantante tedesca conferisce maggiore espressività al sound e la testimonianza è Wages of Sin, che contiene tra le bonus track pure cover degli Iron Maiden (“Aces High”) e dei Judas Priest (“Starbreaker”).
Con Angela alla voce, gli Arch Enemy riescono a conquistare il pubblico di Germania, Inghilterra e Italia. Inoltre la formazione riesce ad esibirsi live per la prima volta anche negli Stati Uniti, trovando il consenso anche lí. Il successo dei scandinavi è cresciuto sempre di più col passare degli anni, nonostante nel 2014 la cantante abbia deciso di lasciare il microfono ad Alissa White-Gluz, assumendo il ruolo di manager della band.
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Will to power
Con Will to Power, gli Arch Enemy realizzano l'album numero 2 con Alissa White-Gluz. Nonostante la nuova cantante, il risultato non cambia: il sound è sempre uno duro e spietato Death Metal e rispetta le attese dei fan. Ci sono canzoni potenti e molto Death come "Blood in the water" e "The world is yours", alternate alle ballate melodiche "A fight I must win" o "Reason to believe".
Amott e Loomis restano sempre protagonisti alle chitarre, tant'è che sono considerati dei maestri da tutti i chitarristi Death Metal. Basta ascoltare la "A fight I must win" per credere. Will to Power è un album grandioso, di cui trovi qui la versione CD e LP.
Nel 2022 gli Arch Enemy pubblicano l'album "Deceivers".
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